Il piccolo borgo di Montefortino è posto in posizione digradante sulla destra del fiume Tenna, abbracciato dai Monti Sibillini. Diversi sono i luoghi di interesse da visitare come ad esempio le Gole dell’Infernaccio, gole naturali formate dal fiume Tenna, con un paesaggio e un panorama davvero unici, dove alla fine dell’avventurosa camminata si rimane incantati dalla cascata nascosta e dall’eremo di San Leonardo al Volubrio, meta di continui pellegrinaggi ed escursioni.
Immagini del borgo
Tra le pieghe selvagge dei Monti Sibillini, adagiato su un colle roccioso che domina la valle del fiume Tenna, sorge Montefortino, un suggestivo borgo marchigiano dove storia, spiritualità e natura convivono in perfetto equilibrio. Qui, ogni pietra racconta secoli di vicende, ogni scorcio regala una vista mozzafiato, e ogni sentiero conduce verso il cuore autentico dell’Appennino.
Cenni storici tra Roma e Medioevo
Le origini di Montefortino risalgono all’epoca augustea (29 a.C. – 14 d.C.), quando il territorio fu suddiviso in centurie e assegnato ai veterani dell’esercito romano. Alcuni toponimi della zona — come Colmartese o Santa Maria de Marte — testimoniano un passato intriso del culto del dio Marte. Tra il VI e l’VIII secolo, il borgo fu dominato dai Longobardi e vide la nascita della pieve di Sant’Angelo in Montespino, uno dei più antichi luoghi di culto dell’area.
Nel Medioevo, Montefortino diventò libero Comune (1084) e partecipò attivamente alle lotte tra comunità limitrofe. Sulla scia di queste vicende fu edificata la chiesa della Madonna della Pace, mentre sulla dorsale del colle prese forma il nucleo fortificato del borgo, protetto da alte mura e torri. Tre le porte d’accesso sopravvissute fino a oggi: porta di Santa Lucia, porta San Biagio e porta di Valle, attraverso le quali si accede a un dedalo di vicoli concentrici, tipici dell’urbanistica medievale.
Un borgo da vivere, tra arte e silenzio
Montefortino si presenta come un unico corpo architettonico, disposto su gradoni semicircolari che salgono verso la sommità del colle. I suoi vicoli in pietra, privi di traffico e raccolti in un silenzio irreale, invitano a una passeggiata lenta, fatta di scoperte e di piccoli dettagli: piante fiorite alle finestre, archi medievali, scorci panoramici sulle montagne.
Al centro del paese si apre piazza Re Umberto I, belvedere naturale sui Sibillini. Qui sorge Palazzo Leopardi, elegante edificio rinascimentale del Cinquecento, oggi sede della Pinacoteca civica Fortunato Duranti, che ospita una pregevole collezione del pittore fortinese e un interessante Museo Faunistico dedicato al Parco dei Sibillini. Accanto, spicca il Tempietto dell’Orologio, raffinata costruzione neoclassica divenuta dimora dello stesso Duranti.
Tra le chiese più significative: la Chiesa di San Francesco (1550), con opere di Simone De Magistris; la Chiesa di Sant’Agostino (XII sec.), purtroppo danneggiata dal sisma; la Chiesa di Sant’Andrea, del XVIII secolo, affacciata sulla piazza centrale.
La spiritualità della montagna: il Santuario dell’Ambro
Poco distante dal centro, immerso nel verde della Valle dell’Ambro, si trova il suggestivo Santuario della Madonna dell’Ambro, il più importante luogo di culto mariano dell’Appennino marchigiano. Le sue origini risalgono a un’apparizione miracolosa avvenuta nel Seicento. Il santuario è oggi meta di pellegrinaggi e punto di partenza per esplorare le bellezze naturali del territorio.
Natura, eremi e sapori d’altura
Montefortino è una delle porte d’accesso al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e offre la possibilità di esplorare paesaggi mozzafiato come le Gole dell’Infernaccio, l’eremo di San Leonardo al Volubrio e i ruderi di San Chiodo. Le vette che lo circondano — Pizzo Berro, Monte Priora, Monte Sibilla — custodiscono leggende antichissime, come quella della Sibilla Appenninica, la profetessa che avrebbe predetto la nascita di Cristo.
Le montagne rivelano anche la storia agropastorale del luogo: antiche case in pietra chiamate Le Case o Lu Pià, usate un tempo dai pastori durante la transumanza, oggi raccontano un mondo che resiste nelle forme della memoria.
Non mancano, infine, i piaceri della tavola: tartufi neri e bianchi, funghi porcini, cucciòle (piatti a base di agnello o cinghiale delle montagne), erbe selvatiche e altri prodotti del sottobosco offrono un viaggio gastronomico autentico e profondo, in perfetta armonia con l’ambiente.
Un borgo da riscoprire
Montefortino, pur segnato dalle ferite del sisma, conserva un’identità forte, fatta di memoria, paesaggio, arte e silenzio. È uno di quei luoghi dove ogni passo riconnette con qualcosa di antico e profondo. Un borgo che non ha bisogno di effetti speciali, perché la vera bellezza qui è nell’equilibrio tra storia e natura, tra sacro e quotidiano.
Borgo di Montefortino
Comune di Montefortino
Provincia di Fermo
Regione Marche
Abitanti: 1.097 montefortinesi
Altitudine centro: 612 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
Unione montana dei Sibillini
Aree naturali protette:
Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Il Comune
Via Roma 21 – Tel. +39 0736 859101
IN AUTO
- Da Nord: Prendere l’autostrada A14 Bologna – Bari in direzione di Ancona, uscire a Civitanova Marche, prendere la superstrada SS 77 in direzione di Tolentino/Macerata, uscire a Macerata Ovest/Sforzacosta, continuare sulla SP 78 in direzione di Ascoli Piceno, attraversare Maestà, Passo San Ginesio, Sarnano, Amandola, continuare sulla SP 83 in direzione Montefortino.
- Da Sud: Prendere l’autostrada A14 in direzione di Napoli, seguire la direzione San Benedetto del Tronto/Ascoli Piceno, continuare su RA11, uscire in direzione Roma, immettersi sulla SS 4, attraversare Roccafluvione, Bussonico, svoltare sulla SP 83 in direzione Montefortino.
- Da Ascoli Piceno: Prendere la SP 235, imboccare la SS 4, continuare sulla SP 237, attraversare Roccafluvione, Bussonico, svoltare sulla SP 83 in direzione Montefortino.
IN TRENO
- Stazione ferroviaria di San Benedetto del Tronto
IN AEREO
- Aeroporto di Ancona
- Aeroporto di Pescara
VIA MARE
- Porto di Ancona
- Mercato settimanale: ogni venerdì, in centro;