Latera

A due passi dal Lago di Bolsena e da quello di Mezzano, sorge il caratteristico borgo di Latera, arroccato come una spirale su un colle a 503 m di altezza, domina la sottostante Caldera di Latera, verdeggiante vallata di origine vulcanica coronata da tante dolci colline. Latera è un piccolo gioiello della Tuscia Viterbese e rientra nel territorio dei Monti Volsini a un passo dalla Toscana, in particolare dai borghi di Sorano e Pitigliano. Nonostante sia un borgo piccolo, non sono poche le cose da vedere a Latera, senza contare gli eventi che attirano visitatori da tutta la provincia di Viterbo e non solo.

Immagini del borgo

Il borgo
Il territorio in cui sorge Latera, alla luce dei reperti storici rinvenuti, fu abitato già nel 5000 a.C.: divenuto poi un importante centro etrusco, divenne prima dominio longobardo e successivamente nel 1080, Rocca fortificata degli Aldobrandeschi. Passata sotto il dominio di Orvieto, della Santa Sede e dei Farnese, Latera divenne indipendente solo nel 1870, in seguito all’Unità d’Italia.

Latera è un grazioso borgo medievale il cui gioiello più prezioso è il suo centro storico, al quale si accede attraverso una porta in pietra rosata che in passato presentava anche un ponte levatoio. Oltrepassata la porta d’ingresso ci si ritrova in un luogo perso nel tempo, con stretti vicoli acciottolati, scalinate, oscuri sottopassi e case in pietra, spesso impreziosite dai tipici profferli, elementi tipici della architettura medievale dei borghi del viterbese, scalinate esterne che permettevano l’accesso al piano superiore.
Passeggiando per il cuore antico del borgo si incontrano botteghe in cui gli artigiani lavorano abilmente la ceramica, quattro storiche fontane (tra le quali quella Ducale, memoria dell’acquedotto voluto da Ranuccio Farnese) e chiese.

Meritano una visita la Chiesa di San Giuseppe, risalente al XII secolo, al cui interno si trova un’effige della Vergine considerata miracolosa; la Chiesa di San Rocco, eretta circa alla fine del ‘400 come voto per scacciare la peste dalla cittadina.
La Chiesa di San Clemente è però il principale edificio di culto di Latera, risalente al 1598. Questa presente all’esterno un rosone tipico rinascimentale, mentre l’interno è un vero tripudio di colonne settecentesche, eleganti capitelli e una magnifica pala d’altare.
A due passi dalla Chiesa di San Clemente, dalla quale si può facilmente raggiungere un belvedere panoramico su tutta la Caldera di Latera, sul Monte Amiata e sui laghi di Mezzano e Bolsena, sorge il Palazzo Farnese. Noto anche come Rocca, è stato progettato da Jacopo il Bello da Vignola e costruito nel 1408, per espressa volontà di Ranuccio Farnese il Vecchio e mostra ancora oggi una monumentale facciata in stile rinascimentale.

Passeggiando per le vie del borgo di Latera, si incontra un angolo molto suggestivo ovvero la Porta Sud o Arco del Buon Consiglio, meglio nota come “I Quattro Archi”. Si tratta dell’antica porta d’accesso al castello, di origine longobarda. In questo angolo del paese si incrociano quattro strade sormontate da archi a tutto sesto. È una struttura unica nel suo genere, inserita nella parte più antica del borgo.

Tradizioni a Latera
A proposito di tradizione, la gastronomia locale è un altro fiore all’occhiello di Latera e la sua tipicità, oltre alla patata dell’Alto Viterbese IGP, sono i Pizzicotti. Legati al mondo contadino di una volta, si tratta dello stesso impasto utilizzato per fare il pane (farina, acqua, sale, lievito naturale). Il nome così curioso deriva dal modo in cui la palla d’impasto viene appunto pizzicato per strapparne dei pezzi irregolari da gettare nell’acqua bollente per la cottura.

Borgo di Latera
Comune di
Latera

Provincia di Viterbo
Regione Lazio

Abitanti: 775 lateresi
Altitudine centro: 508 m s.l.m.

il Comune fa parte di:
Borghi Autentici d’Italia
Comunità Montana Alta Tuscia Laziale

Il Comune
Piazza della Rocca, 2 – Tel. 0761459041

IN AUTO

  • Percorrendo l’autostrada le uscite più vicine al centro di Latera sono:
    Uscita Orvieto (Milano-Napoli)

IN TRENO

  • Stazione di Orvieto

IN AEREO

  • Aeroporto di Perugia

Il Marrone di Latera è il prodotto tipico del paese. Ha un colore marrone tendente al rossiccio, una pezzatura grande, forma circolare molto omogenea, con una pellicola sottile, di colore giallognolo,
facilmente asportabile; il frutto ha un sapore dolciastro più o meno intenso.
I castagni hanno un’altezza variabile tra 20 e 30 metri con chiome che assumono un aspetto molto ampio con un portamento che si sviluppa secondo forme naturali; i tronchi hanno, per lo più, un andamento non rettilineo, prima di biforcarsi in rami principali e secondari.
Vengono usate anche per la Sagra del marrone di Latera. Qui la festa della castagna è un appuntamento fisso che ricorre gli ultimi due fine settimana di ottobre con un’atmosfera tranquilla e cordiale che fa da cornice a una festa d’autunno semplice e autentica.
Oltre ovviamente alla degustazione di caldarroste e vino locale con postazioni dislocate nelle piazze e negli slarghi del centro storico, vengano realizzate numerose iniziative a corredo di tutta la festa.

Il dolce classico natalizio
Il Serpone è un classico dolce realizzato a Latera durante il periodo Natalizio. Quest’ultimo viene prodotto sia in casa, che acquistabile presso i panettieri di Latera.

Ingredienti per circa 5 serponi:
1 kg di farina
5 uova
6 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di olio
50 gr. burro
un pizzico di cannella
1 limone
liquore strega

Condimento vario con:
nocciole, noci, uvetta, fichi, cannella, zucchero, cioccolata fondente grattugiata, liquore strega o sambuca, buccia di limone, arancio e mandarino.

Dall’antica gastronomia Laterese
I pizzicotti sono un piatto tipico dell’antica tradizione gastronomica Laterese. Legati al mondo contadino di una volta, sono estremamente semplici da fare, economici e ottenibili da ingredienti reperibili dalla terra da cui traggono sapori e profumi genuini.
L’impasto è lo stesso utilizzato per il pane (farina, acqua, sale, lievito naturale). Il nome curioso deriva dal modo in cui la palla d’impasto viene appunto pizzicata per strapparne dei pezzi irregolari da gettare nell’acqua bollente per la cottura.
Tutto molto semplice e veloce: si preparava l’impasto per il pane in abbondanza e quello che non finiva nel forno per la cottura finiva nel piatto sotto forma di fumanti “PIZZICOTTI” risolvendo il problema del pranzo.
Il forno a legna era il luogo d’incontro dove le donne di Latera si recavano per cuocere il pane, scambiare qualche chiacchera per evadere un attimo dalle faccende domestiche.

Momenti indimenticabili, oggi scomparsi sotto la frenesia della vita moderna che impone ritmi stressanti che non danno il tempo di fermarsi. Da quest’ultimi è nata la Sagra del Pizzicotto, che si tiene nel mese di luglio divenuta un’ottima occasione per assaggiare i ‘pizzicotti’ fatti ancora a mano e gustare un menu tipico Laterese.

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