Immerso nel cuore dell’Appennino modenese, al confine con la Toscana, Fiumalbo è uno dei borghi più autentici e meglio conservati dell’intera area del Frignano, tanto da essere stato insignito della Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano. Adagiato alla confluenza tra il Rio Acquicciola e il Rio delle Pozze, che formano lo Scoltenna, sorge nel suggestivo contesto del Parco del Frignano, su un territorio che spazia dagli 800 metri di altitudine fino ai 2.165 metri del Monte Cimone.
Immagini del borgo
Un borgo dalle origini antiche
Il nome “Fiumalbo” deriverebbe dal latino Flumen Album, “fiume bianco”, in riferimento alle acque limpide e spumeggianti che lo circondano. Citato già nel 1038 in un atto in cui Bonifacio di Canossa (padre di Matilde) donava la rocca di Fiumalbo al vescovo di Modena, il borgo vanta quasi mille anni di storia documentata, ma le sue origini si perdono in epoche ben più lontane, come testimoniano le misteriose capanne celtiche nella zona di Valdare e Doccia e le enigmatiche Margolfe, sculture apotropaiche con volti femminili incise sulla pietra delle case.
Architettura e fede: un patrimonio intatto
Passeggiando tra le sue viuzze lastricate e le case di pietra, si ha l’impressione di attraversare un tempo sospeso. Il centro storico di Fiumalbo è un vero scrigno di tesori artistici e religiosi: La Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, edificata nel 1120 e ampliata nel 1592, conserva al suo interno un soffitto ligneo a cassettoni, dipinti cinquecenteschi e pregevoli sculture della scuola di Wiligelmo; L’Oratorio del SS. Sacramento, annesso alla chiesa madre, fu sede della confraternita locale dal 1593 e conserva arredi liturgici di valore; L’Oratorio di San Rocco, risalente al 1418 ma ricostruito nel Cinquecento, mostra influenze rinascimentali toscane ed è decorato da affreschi attribuiti a Saccaccino Saccaccini da Carpi.
Di fronte alla parrocchiale, la Chiesa dell’Immacolata Concezione (1516) era detta “dei Bianchi”, mentre la vicina Chiesa di Santa Caterina da Siena, fondata nel 1579 e detta “dei Rossi”, ospita oggi il Museo di Arte Sacra, unico nel suo genere sull’Appennino modenese. Completano il patrimonio religioso l’Oratorio del Costolo, la Chiesa dei Santi Donnino e Francesco, e l’Oratorio di San Michele.
Natura, escursioni e sport invernali
Fiumalbo è un vero paradiso per chi ama la montagna in tutte le stagioni. In estate offre sentieri immersi nei boschi di faggi e castagni, ideali per escursioni, trekking, mountain bike e pesca no-kill. In inverno, invece, si trasforma in una meta perfetta per gli sport sulla neve, grazie alla vicinanza con le piste della Val di Luce: sci alpinismo, ciaspolate, freeride e perfino motoslitte offrono divertimento in quota per ogni gusto ed esperienza.
Una lingua a sé
Un aspetto affascinante di Fiumalbo è il suo dialetto unico, che rappresenta un punto di transizione tra l’emiliano e il toscano, assumendo caratteristiche simili al veneto. Questa peculiarità linguistica riflette la natura di paese di confine, da sempre sospeso tra due identità culturali.
Cultura e memoria
Fiumalbo conserva anche una memoria storica legata all’emigrazione. All’inizio del XX secolo, molti abitanti partirono verso le Americhe in cerca di fortuna. Nell’incidente minerario di Dawson (New Mexico, 1913), 17 delle 146 vittime italiane erano originarie di Fiumalbo.
Eventi e tradizioni
Tra gli appuntamenti imperdibili c’è la festa patronale di San Bartolomeo, celebrata il 23 e 24 agosto, con una suggestiva processione in costume storico che coinvolge tutta la comunità. L’atmosfera che si respira durante questo evento è profondamente legata all’identità religiosa e storica del borgo.
Fiumalbo è molto più di una località di montagna: è un luogo dove la storia parla attraverso la pietra, dove la natura si fonde con l’arte e dove le tradizioni si respirano ancora nell’aria limpida degli Appennini. Una tappa imperdibile per chi cerca autenticità, bellezza e una vera esperienza italiana d’altri tempi.
Borgo di Fiumalbo
Comune di Fiumalbo
Provincia di Modena
Regione Emilia Romagna
Abitanti: 1.280 fiumalbini
Altitudine centro: 953 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
I Borghi più belli d’Italia
Riconoscimenti
Bandiera Arancione – Touring Club Italia
Aree naturali protette:
Parco regionale Alto Appennino Modenese
Il Comune
Via Capitano Alberto Coppi 2 – Tel. +39 0536 73922
IN AUTO
- Da Verona: Prendere l’autostrada A22 direzione Modena, proseguire sull’autostrada A1 e uscire a Modena Nord. Prendere la SS 9 “Via Emilia” in direzione Modena Sud, continuare sulla Strada Provinciale Modena – Sassuolo in direzione di Fiorano, Maranello, prendere poi la SS 12 e seguire indicazioni per Fiumalbo.
- Da Firenze: Percorrere l’autostrada A1 in direzione Bologna, in prossimità di Prato continuare sull’autostrada A11, uscire a Pistoia, proseguire sul raccordo di Pisa in direzione Modena – Abetone, raggiungere la SS 12 e seguire indicazioni per Fiumalbo.
- Da Ancona: Percorrere l’autostrada A14 in direzione di Bologna e uscire a Bologna – Casalecchio, proseguire lungo la SP 569 “Bazzanese”, seguire per Casalecchio di Reno e continuare sulla SS 64 “Porrettana” fino alla frazione Ponte della Venturina, continuare sulla SP 632, superata la frazione di Campo Tizzoro continuare sulla SS 66, raggiungere poi la SS 12 e seguire indicazioni per Fiumalbo.
- Da Bologna: Da Casalecchio di Reno prendere la SS 64 “Porrettana” fino alla frazione Ponte della Venturina, continuare sulla SP 632, superata la frazione di Campo Tizzoro continuare sulla SS 66, raggiungere poi la SS 12 e seguire indicazioni per Fiumalbo.
- Da Modena: Percorrere la SS 12 in direzione Abetone – Vignola, seguire indicazioni per Fiumalbo.
IN TRENO
- Stazione di Modena
IN AEREO
- Aeroporto di Firenze
- Aeroporto di Bologna
Sapori autentici della montagna
L’enogastronomia locale è il risultato della fusione tra le tradizioni culinarie emiliane e toscane. Tra i piatti da non perdere:
-Crescentine e borlenghi con salumi locali,
-Tortelloni e zuppe di cavolo nero,
-Tagliate di manzo, selvaggina e funghi porcini.
Il prodotto simbolo è però il croccante di Fiumalbo, dolce la cui ricetta rimane ancora oggi gelosamente custodita dai pasticceri del paese.
- Ogni due anni il 24 Dicembre – Presepe vivente. Lungo le strade, i vicoli e sotto le volte del borgo medievale illuminato solo da fiaccole, vengono allestite rievocazioni degli antichi mestieri, come pastori, scalpellini, mugnai, cestai, filatrici, ricamatrici, panettieri, fabbri, ceramisti, norcini e molti altri con centinaia di comparse e animali che fanno da contorno alla scena della natività, dove Gesù è un bebè nato nell’anno corrente. Il presepe viene rappresentato nella notte della vigilia di Natale degli anni pari e in uno dei primi giorni del gennaio successivo.
- Mercato settimanale: ogni domenica, nel Centro Storico;