Situato nel cuore della Tuscia, il borgo di Onano attira ogni anno molti visitatori in virtù delle tante attrattive, nonché di un’atmosfera che mantiene il fascino lento dei tempi antichi. Vediamo le origini di questa località dell’Alto Lazio e cosa tenere a mente per una visita piacevole in tutti i periodi dell’anno.
Immagini del borgo
Sul crinale del vulcano Volsinio, spento ormai da diversi secoli, sorge Onano. Il borgo laziale è situato non lontano dal confine con il territorio toscano ed è infatti uno tra i luoghi compresi nella provincia di Viterbo più lontani dal capoluogo. Con circa mille residenti attuali, la località collinare situata a poco più di 500 metri sul livello del mare vanta una delle altitudini più elevate di tutta la zona della Tuscia.
L’area al confine tra Lazio e Toscana ha visto l’alternarsi di moltissime civiltà nel corso dei millenni. Sin dalle ere preistoriche questa zona risulta abitata. Tra le civiltà che hanno contribuito a delineare i caratteri del territorio vi sono senza alcun dubbio dapprima gli etruschi e poi i romani. Una volta archiviate le conseguenze delle invasioni barbariche, durante le quali gran parte del patrimonio delle due civiltà precedenti venne distrutto, anche l’epoca medievale riserva sorprese poco piacevoli agli abitanti della zona, che si trovano completamente coinvolti nei conflitti politici tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini.
Dal Rinascimento fino all’era moderna, il borgo di Onano è rimasto prevalentemente sotto il controllo dell’azione papale, per poi conservare un animo più tranquillo a seguito dei processi di industrializzazione e urbanizzazione del Novecento.
Di conseguenza oggi si respira un’atmosfera molto rilassata passeggiando tra le piccole viuzze che sono interrotte qua e là dalla presenza di elementi architettonici di spicco. Agli edifici dall’architettura basilare si affiancano costruzioni religiose interessanti che catturano l’attenzione.
Cosa vedere durante una visita a Onano
Tra le attrattive da non perdere assolutamente nel corso di una visita presso il borgo in provincia di Viterbo spiccano i tanti edifici religiosi che risalgono a secoli diversi e presentano dunque peculiarità uniche dal punto di vista stilistico.
Uno tra gli esempi più interessanti d’arte rinascimentale è la piccola Chiesina della Madonna del Piano. Edificata nel quindicesimo secolo, la struttura è stata parzialmente distrutta per colpa di un intenso colpo di cannone nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Per fortuna alcuni affreschi hanno mantenuto comunque, pur non essendo rimasti intatti, la loro bellezza originale, come si può notare ammirando la pregiata Vergine con Bambino, opera accreditata al pittore Antonio del Massaro, allievo del Perugino.
Una chiesa che vale assolutamente la visita è quella di Santa Croce, risalente al lontano dodicesimo secolo. La struttura attuale è il frutto di un intervento di ristrutturazione e ampliamento del Settecento. Anche in questo caso i bombardamenti del secondo conflitto mondiale hanno lasciato tracce evidenti, motivo per cui l’edificio attuale è stato interamente ricostruito in un’ottica di restauro conservativo per quanto possibile.
La Chiesa di Santa Maria della Concezione, di edificazione più moderna, è un punto di riferimento per la vita religiosa del piccolo paese, in quanto custodisce le urne di entrambi i patroni di Onano, ovvero San Trifone e Santa Colomba.
Oltre alle tante strutture dedicate al culto religioso, la cittadina vanta un Castello interessante. Costruito verso la metà del quattordicesimo secolo per volontà della famiglia Monaldeschi, l’edificio ha ospitato nel corso degli anni figure importanti per la storia nazionale, tra cui ad esempio Giuseppe Garibaldi. Oggi è sede dell’amministrazione comunale, ma le persone interessate a visitarlo possono scoprire elementi artistici architettonici piuttosto interessanti.
Onano, tra natura e tipicità
Grazie all’altitudine media e al microclima unico, la zona della Tuscia non risulta particolarmente fredda nemmeno nei mesi invernali. Ogni stagione promette di riservare sorprese piacevoli al visitatore che sceglie Onano. Nelle vicinanze sorge infatti anche il Lago di Bolsena, che può essere meta di trekking per vari livelli di esperienza dalla primavera fino all’autunno.
Tra le specialità tipiche della località in provincia di Viterbo spicca senza alcun dubbio la gustosa lenticchia di Onano. Ogni anno nei mesi estivi viene organizzata una sagra capace di attirare persone da tutt’Italia proprio per celebrare la bontà della lenticchia, nonché dei tanti altri legumi come ceci e cicerchie che caratterizzano l’abbondante produzione locale, le cui tracce risalgono al lontano Cinquecento.
Borgo di Onano
Comune di Onano
Provincia di Viterbo
Regione Lazio
Abitanti: 898 onanesi
Altitudine centro: 510 m s.l.m.
il Comune da parti di:
Borghi Autentici d’Italia
Comunità Montana Alta Tuscia Laziale
Il Comune
Piazza Monaldeschi della Cervara, 1 – Tel. 0763 78021
IN AUTO
- Percorrendo l’autostrada le uscite più vicine al centro di Onano sono:
– Uscita Fabro (Milano-Napoli)
– Uscita Orvieto (Milano-Napoli)
IN TRENO
- Stazione di Orvieto
- Stazione di Chiusi-Chianciano Terme
IN AEREO
- Aeroporto di Perugia
La Lenticchia di Onano, un prodotto squisito ancrato in una storia millenaria, è una testimonianza gustosa della ricchezza culturale dell’Italia. Coltivata sul terreno fertile del Comune di Onano, questa lenticchia raffinata riscuote una tradizione secolare, registrata addirittura già nel 1561 nelle leggi municipali della comunità di Onano.
Immersi nelle profondità del XIX secolo, ci imbatiamo nel manoscritto di Epifanio Giuliani che evidenzia la grande domanda per i legumi di Onano. Questo prodotto culinario, riconosciuto per la sua qualità superba, era considerato un mezzo per migliorare le condizioni economiche locali, proponendone la vendita in Toscana e nei paesi vicini.
Il suo gusto eccellente ha addirittura attraversato i confini mondani per raggiungere il Vaticano, come testimoniano le parole di Giulio Andreotti, che nelle sue memorie ricorda Papa Pio IX consolandosi con le lenticchie di Onano dopo aver perso il potere temporale nel 1871. a trasmette più speranza e comfort che un piatto ricco di lenticchie omaggio del Cardinal Prospero Caterini, originario di Onano.
La Lenticchia di Onano non solo fa parte integrante della tradizione culinaria italiana, ma è anche radicata nel cuore dell’economia locale. La celebrazione del suo eccellente sapore e della sua qualità straordinaria ha varcato i confini dell’Italia e ha servito come ambasciatrice del gusto italiano nelle esposizioni internazionali nel 1910 a Roma e Buenos Aires e nel 1911 a Londra e Parigi.
Le maestose attività di promozione di questo prodotto nei primi del Novecento, svolte prevalentemente da aziende locali munite di attrezzature specifiche per la lavorazione del legume, hanno fatto conoscere la Lenticchia di Onano in tutto il mondo. L’imballaggio, curato meticolosamente fin dall’inizio, evidenzia l’attenzione al dettaglio, che rispecchia la passione per il prodotto e la garanzia di qualità.
La “Pulitura delle lenticchie di Onano”, un’immagine suggestiva del 1910 appartenente alla famiglia Alfonsi e oggi logo del prodotto, simboleggia il legame indissolubile tra le lenticchie di Onano e le tradizioni italiane. Queste radici profonde, unitamente alla cura minuziosa e la dedizione instancabile per la perfezione culinaria, rendono la Lenticchia di Onano un vero e proprio gioiello gastronomico.
Festa dei SS. Patroni Trifone e Colomba
La Festa patronale celebrata il sabato prima del 15 agosto, è uno degli eventi più significativi e profondamente radicati nella cultura di questa affascinante località del Viterbo. La festa è un connubio perfetto di devozione spirituale, tradizioni locali e una vibrante atmosfera celebrativa.
La sera del sabato, l’attenzione si concentra sulla solenne processione che inizia alle 21:00. Durante questa processione, le statue dei santi Trifone e Colomba sono sollevate e portate a spalla rispettivamente dai portatori di S. Trifone e dalla Confraternita di S. Giovanni Battista. Quest’ultima è anche conosciuta come la “buona morte”, a causa del distintivo gagliardetto con il teschio e le ossa incrociate sulla loro tunica nera.
Il giorno successivo, le celebrazioni continuano con una serie di messe dedicate ai due santi patroni e l’atteso evento della fiera nelle strade del paese. Oltre all’atmosfera di festa, questa festa patronale è anche un’occasione per gli abitanti del luogo di riflettere sulla loro fede e mostrare il loro amore e rispetto per i patroni del villaggio.
Interessante è la curiosità riguardo all’abito indossato dalla statua di S. Colomba, donato nientemeno che da Lina Cavalieri, famosa cantante lirica nativa di Onano. Questo dettaglio aggiunge un tocco unico e speciale al festival, coniugando elementi di storia locale, celebrità e devozione religiosa.
La Festa patronale dei SS. Patroni Trifone e Colomba ad Onano è più di un evento religioso: è una celebrazione vivida e coinvolgente della cultura locale, che risalta i forti legami di comunità e l’orgoglio della città per i suoi patroni. Se sei alla ricerca di un’esperienza autentica e affascinante, l’evento è da non perdere nella ricca offerta delle celebrazioni italiane.
Cosa vedere
Eventi

Festa di San Trifone Martire
Il 10 novembre Onano celebra San Trifone Martire con un triduo di preghiere, Messa solenne e processione del busto ligneo restaurato.

Festa di Sant’Antonio Abate
Il 17 gennaio Onano celebra la Festa di Sant’Antonio Abate con fuochi, benedizione degli animali, giochi tradizionali, carri allegorici e specialità locali.

Festa della Madonna del Buon Consiglio
Il 26 aprile Onano celebra la Madonna del Buon Consiglio con Messa solenne, processione e preghiere nei rioni durante maggio.

Festa di Maria SS. Assunta

San Nicola da Tolentino
Il 10 settembre Onano celebra San Nicola da Tolentino con una processione anche sotto la pioggia, il simbolico “panino del Santo”, musica e fuochi d’artificio.