Immerso nel verde dell’Oltrepò Pavese, Fortunago è uno dei Borghi più Belli d’Italia. Con le sue case in pietra, i panorami collinari e la cucina tradizionale, regala un’esperienza autentica e senza tempo.
Immagini del borgo
Immerso nel cuore verde dell’Oltrepò Pavese, tra colline morbide e boschi secolari, Fortunago è un borgo che incanta e sorprende a ogni angolo. Circondato da roverelle, castagni e una flora spontanea che in primavera si accende di colori e profumi, questo piccolo paese rappresenta un mirabile equilibrio tra tradizione e modernità.
Un borgo che racconta il tempo
Passeggiare per le vie acciottolate di Fortunago significa fare un tuffo nel passato: le case in pietra a vista, i serramenti in legno naturale, le stradine in porfido e l’illuminazione calda e soffusa trasportano i visitatori in un’atmosfera che sembra sospesa, lontana dal frastuono della modernità. Le panchine in legno e la cura estrema del verde pubblico testimoniano un’attenzione ai dettagli che fa di Fortunago un esempio di come si possa valorizzare un borgo senza snaturarne l’anima.
Panorami, storia e sapori
Il paesaggio regala emozioni uniche: dal punto più alto del borgo, la vista si apre sulle colline fino al Castello di Montalto Pavese, mentre i campi di grano si tingono di giallo e si punteggiano dell’azzurro dei fiordalisi. In primavera, il bosco esplode in una sinfonia di primule, narcisi e pervinche, mentre gli uccelli e gli insetti animano i vigneti e i frutteti, simbolo di un territorio che vive in armonia con la natura.
Fortunago è celebre anche per le sue eccellenze gastronomiche: i Malfatti, gnocchi poveri a base di pane raffermo, erbette e uova, conditi con burro e salvia o ragù, sono un piatto tradizionale riconosciuto con il marchio De.Co. per la sua tipicità e il profondo legame con il territorio. Imperdibili per chi vuole assaporare la cucina autentica dell’Oltrepò.
Tesori artistici e architettonici
Il borgo custodisce preziose testimonianze del passato: la Chiesa di San Giorgio, risalente al 1609, conserva un trittico a tempera su legno attribuito a Pesina e un’affascinante Annunciazione affrescata sulla lunetta del portale. Nei pressi della chiesa si trovano i resti del castello medievale, con una torre rettangolare del Quattrocento e tratti di mura che raccontano storie di antiche signorie.
La parte bassa del borgo sorprende con l’antichissima chiesetta di Sant’Antonio, o Oratorio, costruita in pietra e mattoni, ancora oggi utilizzata per le celebrazioni quotidiane. E per un ristoro singolare, la fontana di San Ponzo offre acqua naturale e gassata, un dettaglio curioso che rende ancora più unica l’esperienza a Fortunago.
Una storia millenaria
Le origini di Fortunago affondano nel tempo: il toponimo, con il suffisso “-aco”, suggerisce radici celtiche e un legame con l’acqua, rafforzato dall’esistenza di una sorgente minerale. Documenti del X secolo attestano la forma latina Fortunacum e la sua appartenenza al comitato di Tortona. Nei secoli, il borgo passò sotto il dominio di illustri famiglie: i Dal Verme, i Malaspina di Oramala, e dal 1743 entrò nel Regno di Sardegna con la Provincia di Bobbio.
Natura protetta e biodiversità
La parte alta del borgo si sviluppa su un altopiano a circa 600 metri di quota, area oggi protetta per il suo inestimabile patrimonio naturalistico: boschi di latifoglie come farnia, acero, orniello, ciliegio selvatico, carpino, ma anche anemoni, orchidee, mughetti, ciclamini e tante specie officinali. La fauna è altrettanto ricca: rapaci, avifauna protetta, cince, capinere, usignoli, ballerine bianche, oltre a daini e caprioli che popolano i boschi, rendendo Fortunago un paradiso per gli amanti della natura.
Valorizzazione e riconoscimenti
Fortunago è stato completamente ristrutturato nel rispetto delle architetture tradizionali, diventando un esempio virtuoso di recupero del patrimonio storico e paesaggistico. È uno dei Borghi più Belli d’Italia, e la sua bellezza autentica ha fatto da sfondo a scene del film Il Capitale Umano di Paolo Virzì. Nel 2015, ha conquistato anche un Guinness World Record per l’agnolotto più pesante del mondo, di ben 148 kg, simbolo di un legame indissolubile con la tradizione culinaria.
Un’esperienza unica
Perdersi tra le stradine di Fortunago, lasciarsi avvolgere dalla sua quiete e assaporare la lentezza che lo caratterizza è un’esperienza che rigenera lo spirito. Che sia per un’escursione, un weekend romantico, un tour enogastronomico o un semplice momento di pausa, questo borgo saprà conquistare ogni visitatore con la sua poesia senza tempo, i suoi sapori genuini e un paesaggio che rimane nel cuore.
Borgo di Fortunago
Comune di Fortunago
Provincia di Pavia
Regione Lombardia
Abitanti: 383 fortunaghesi
Altitudine centro: 482 m s.l.m.
il Comune fa parte di:
I Borghi più belli d’Italia
Il Comune
Piazza Aldo Moro 1 – Tel. 0383-875213
IN AUTO
- Da Milano: Prendere l’autostrada A7, uscire a Casei Gerola, proseguire per Casei, prendere la SP 206, continuare sulla Tangenziale di Voghera in direzione di Casteggio/Piacenza, superare Voghera, continuare sulla SS 10, proseguire per Torrazza Coste, superare le frazioni di Schizzola, Arpesina, proseguire per Fortunago.
- Da Bologna: Dall’autostrada A14 continuare sull’autostrada A1, seguire la direzione per Piacenza, in prossimità di Piacenza continuare sull’autostrada A21, uscire a Casteggio/Casatisma, prendere la SS 35 in direzione di Casteggio/Voghera, in prossimità di Montebello della Battaglia, continuare sulla SS 10, superare il comune di Casteggio, continuare sulla SP 203 e seguire le indicazioni per Fortunago.
- Da Genova: Dall’autostrada A7, seguire la direzione per Piacenza, continuare sull’autostrada A21, uscire a Voghera, prendere la Tangenziale di Voghera, superare Voghera, continuare sulla SS 10, proseguire per Torrazza Coste, prendere la SP 138 e seguire le indicazioni per Fortunago.
- Da La Spezia: Dall’autostrada A15, seguire la direzione Milano, proseguire sull’autostrada del Sole A1, seguire la direzione per Piacenza, in prossimità di Piacenza continuare sull’autostrada A21, uscire a Casteggio/Casatisma, prendere la SS 35 in direzione di Casteggio/Voghera, prendere la Tangenziale di Casteggio, in prossimità di Montebello della Battaglia, continuare sulla SS 10, superare il comune di Casteggio, continuare sulla SP 203 e seguire le indicazioni per Fortunago.
- Da Brescia: Prendere l’autostrada A21 in direzione di Torino, uscire a Casteggio/Casatisma, prendere la SS 35 in direzione di Casteggio/Voghera, prendere la Tangenziale di Casteggio, in prossimità di Montebello della Battaglia, continuare sulla SS 10, superare il comune di Casteggio, continuare sulla SP 203 e seguire le indicazioni per Fortunago.
- Da Pavia: Prendere la SS 35, superare Borgo Ticino, prendere la Tangenziale di Casteggio, in prossimità di Montebello della Battaglia, continuare sulla SS 10, superare il comune di Casteggio, continuare sulla SP 203 e seguire le indicazioni per Fortunago.
IN AEREO
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VIA MARE
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